26.1.12

MONTPELLIER->PADOVA Agosto-settembre 2011

Dove dormiamo stanotte?

Ogni giorno arrivava il momento di questa domanda, a volte la sensazione che provavo era di libertà ed entusiasmo, continuare a pedalare per raggiungere un bel  angolo di mondo dove abitare per una notte. Altre volte invece l'inquietudine e la stanchezza erano più forti, e cercare il posto tenda diventava un supplizio... Ma subito appagato, nel momento della decisione, stendendo il telo o la tenda per sdraiarsi e guardare il cielo!

Tutto comincio` nel settembre 2010, quando la povera 106 (Peugeut 106) ci lascio`, dopo aver arrampicato le sue prime e ultime salite dolomitiche. Da quel momento in poi abbiamo solo desiderato avere una bella, bellissima bicicletta! Con la quale gustarci mari e monti, salite e discese, strade e sterrati, villaggi e città. Senza problemi di olio, benzina, parcheggio, senza inquinare e tenendoci in forma..!hehehe!

E voilà in sella! Dopo qualche tragitto di prova nella garrigue intorno a Montpellier, dopo un mese di riposo completo causa infortunio (il mio ginocchio e la mia caviglia), dopo che Renan si è dottorato, dopo aver ospitato e conosciuto vari viaggiatori, cicloturisti, un po' pazzi e non, finalmente siamo partiti!!!!!

Pronta!
 Era venerdi', il cielo azzurro del sud della Francia ci ha salutati anche quella mattina, assieme al sole cocente che ci ha accompagnati per buona parte del viaggio. Quel giorno abbiamo salutato la nostra casetta, les Robiniers, dopo un anno di buon coinquilinaggio e dopo tre anni di vita a Montpellier!!!!Con le nostre biciclette stracariche ci accingiamo a cominciare un luuuuungo trasloco...hehehe! Fino a casa dei miei genitori a Padova, naturalmente evitando il percorso più rapido, il più corto o il meno faticoso...

L'idea era di attraversare tutto l'arco alpino, non l'abbiamo rispettata completamente, ma un bel po' di Alpi ce le siamo fatte! Da Montpellier, ci siamo diretti verso le Cevènnes, attraversato il Massif Central fino a scendere a Lyon, poi Annecy e le prime vere montagne! Abbiamo sconfinato in Italia, poi velocemente in Svizzera, ancora Italia, Austria, Slovenia, Croazia ed infine Padova.

da MONTPELLIER a LYON

primo accampamento 
I primi giorni sono stati moooolto faticosi! non eravamo allenati e io dovevo fare attenzione al mio ginocchio. 30km il primo giorno, 42,43 i seguenti, fino ad arrivare all'ottavo giorno con 72 km, che diventerà la nostra media alla fine del viaggio. Pochi chilometri, ma tanti metri di dislivello! sotto il sole cocente...salite con 38°C...non so come siamo riusciti, io mi sono dovuta fermare e spingere la bici!!!! Per fortuna poi bagnetto nell'Hérault (fiume)! Siamo passati per luoghi conosciuti, percorsi fatti e rifatti in macchina in questi anni per andare a arrampicare, camminare, rinfrescarsi nei fiumi e laghetti, una campagna che adoro...la garrigue, la sécheresse, les plantes qui piquent, le thym!

Fino ad arrivare al limite del conosciuto e l'ascesa del Massif Central! La prima graaaande salita è stata la Corniche des Cevènnes, 1034 m e io ho pianto!!!!!hahahah!!! Siamo arrivati sull'altopiano, goduti un tramonto, un buon pasto e una bella dormita...per poi risvegliarci in mezzo a un nebbione da fare invidia alla pianura padana!

stanchina...
nebbione sull'altopiano

 Verso la Lozère (la regione meno popolata di Francia), passiamo per Florac (paesino molto carino e pieno di fricchettoni), risaliamo a Mende dove ci siamo fatti un'aligot in campeggio!heeh, l'aligot è un piatto tipico a base di patate, un certo formaggio e cipolle, tutto fuso, caldo e filante...mmmm, bell'impresa col nostro fornelletto!

la causse Margaride
Il Massif Central, le causses , questi altipiani, con strade deserte, paesini, torrenti cristallini, fiori, campi, mucche tante tante mucche! Meraviglia, un paradiso per ciclisti! E cosi' siamo arrivati a Le Puy en Velay, a casa di Sylvain che ci ha ospitati (Warmshowers.org) e ci ha accompagnati visitare la cittadina (molto bella, e perché poi tutti conoscono solo Parigi in Francia mannaggia?). Con Sylvain e il suo triciclo siamo arrivati a Retournac, in campagna, dove Xavier ci ha preparato un pranzetto da re!!! Grazie grazie!!!!
Sylvain col suo triciclo

Ed é arrivata l'ora di scendere in pianura...quando si sale non si vuole più scendere!!!! Al caldo della pianura...Beh, JeanMichel ci aspetta a Lyon, dove abbiamo fatto qualche giorno di pausa cittadina. JeanMich é rimasto sconvolto da quanto mangiavamo!!hahaha! Le prime due settimane di viaggio non facevamo altro che mangiare!

da LYON a ANNECY

Lasciata Lyon, siamo passati per campi sterminati di mais..."qui cresce il pane, i dolci, i popcorn"...bbbb...! E un'enorme centrale nucleare, impressionante, imponente, spaventosa. fino a che abbiamo trovato una pista ciclabile lungo il fiume Rhône, che arriva fino a Ginevra! Ma noi l'abbiamo lasciata prima, per deviare verso Annecy. Questa pista ciclabile quando sarà terminata, seguirà tutto il fiume, da Ginevra fino a Marsiglia!

Yo JeanMich Yo!
la centrale nucleare e il mais...



Bel tramonto, tutto é calmo, il pescatore torna prima che cali la notte, si sente il rumore delle sue gambe nell'acqua. E il rumore dei pesci che non ha pescato. Bellissima quiete...incredibile pensando al sole accecante e forte sulle grosse e grasse ciminiere della centrale, e i camion che passavano. Bellissima quiete e la notte che arriva sempre in anticipo con il fresco e il freddo alle dita dei piedi. Bellissima quiete. (diario di viaggio)

bellissima quiete e fame!
Dopo una grande botta di c..., in cui ho ritrovato il mio portafoglio facendo 50 chilometri in più...! Ho dovuto offrire una cena in ristorante, dove abbiamo mangiato coscette di rana! (carne o pesce?), ehhe, buone comunque, bisognava provare.

salita e caldo, pausa
Le Alpi si avvicinano...bagnetto nel Lac du Bourget, prima di arrivare a Annecy, da  super Flora!!! La nostra coinquilina che nel frattempo anche lei era partita in bici da Montpellier, e arrivata lo stesso nostro giorno a Annecy (per un'altra strada un po' più diretta). Abbiamo passato qualche giorno a Annecy a casa della mamma di Flora (grazie grazie!). La fame da ciclista ci ha fatto mangiare un fonduta e una tartiflette (tipiche della Savoye col buon reblochon..gnaaamm!). Un po' di relax nell'acquetta fresca del lago di Annecy, un bel concerto dei Beaux Vilaines (il gruppo del fratello di Flora), e il babbo che ci ha consigliato dove proseguire su per i monti! Allora grazie a tutta la famiglia!!! E cosi' siamo arrivati al ventesimo giorno di viaggio, si comincia a salire sule serio e si saluta la France!

i magnifici tre!
super picnic al lago
Finalmente  profumo di monti! Arrivando a Beaufort abbiamo visto la prima neve sui cucuzzoli, che emozione, era ora! Quella notte ero un po' agitata, ci aspettava una salita difficile (per come ci avevano detto: se riuscite questa poi sarà tutto più facile!). Il primo passo alpino: le Cormet de Roselend, 1252 m di dislivello in 20 km, faticoso ma bellissimo!! C'erano tutti i ciclisti super leggeri con biciclettine di carbonio che ci guardavano come se fossimo degli alieni!hahahha!

su e giù per i monti
yuhuuuu
Devo dire che è incredibile come le gambe si rinforzino e si abituino. I primi giorni una salita al 5% di pendenza ci faceva sputare sangue, dopo una settimana già ci facevamo in tranquillità salite più ripide, e dopo 20 giorni anche degli 11% e luuuunghe salite!

Scendendo dal passo abbiamo trovato un'area di campeggio gratuita (Les Chapieux), in mezzo ai monti, con torrente e caprette. Perfetto, era un luogo adatto per fermarsi qualche giorno per evitare la canicola e godersi le meritate Alpi! Dopo una seratina carica di vinello, in compagnia di Philippe (che si stava allenando per l' ultra trail du mont-blanc! e ci ha consigliato un po' di sentieri), siamo andati a fare una camminata verso il confine italiano. E cosi' un'idea ci he balenata: perché dover scendere 800 m,  per poi risalirne altri 1400 per il passo del piccolo San Bernardo, se possiamo direttamente salirne 700 e poi scendere direttamente a Courmayeur? Pazzia. Cosi' abbiamo fatto, col piccolo particolare che abbiamo dovuto spingere le biciclette cariche su per i sentieri di montagna!!! Fatica fatica fatica! Il giorno dopo avevamo male ovunque, ehhehe!

la pazzia
col de la Seigne 2516 m, il Monte  Bianco
Dopodiché é iniziata la settimana più faticosa e calda del viaggio, 470 km in 6 giorni, con picchi di caldo fino ai 41°C, attraversando la Val d'Aosta, passando in mezzo alle piantagioni di riso del Piemonte, Lago Maggiore, Lago di Lugano, Lago di Como, Valtellina e Valcamonica, passo Aprica! Eccoci pronti per camminare fino in cima all'Adamello..! Riunione di famiglia in ghiacciaio..hehe.

sul ghiacciaio Pian di Neve
family
Rimontati in sella belli riposati (!), abbiamo salito il Tonale. Quasi in cima al passo c'è un vecchino che fa delle caciottine e delle ricottine buonissime! scesi il passo mi si è rotta la catena della bici, fortunatamente li' vicino c'era un agricampeggio "Ai Gaggi" (con latte appena munto a colazione), gestito da una  brasiliana di Manaus!stragentile, ci ha anche dato dell'insalata , pomodori e cetrioli dell'orto per la nostra cenetta.

Passando per le mele della val di Non e salendo il passo Mendola con la pioggia, siamo arrivati a Bolzano, dove abbiamo conosciuto la meravigliosa pista ciclabile del Trentino! che organizzazione! Ponti, sottopassaggi, passerelle, per le biciclette! questa pista ciclabile prosegue fino alla Slovenia!

da BOLZANO a POSTOJNA (Postumia)

A Bolzano siamo stati da Linda (merci bella Linda!), che ci ha proposto di andare al Plan Folk Festival San Vigilio di Marebbe, cosi' ci hanno portato le borse in macchina e noi ci siamo fatti 100 km in salita!hahahah! Tante birrette ci aspettavano per fortuna! In quei giorni abbiamo deciso di dilatare il nostro percorso fino alla Croazia, cosi' abbiamo comprato la carta della Slovenia e della Crozia e ci siamo rimessi in cammino.
riso e lenticchie in pentola
Passo Furcia (unico passo dolomitico che abbiamo fatto), corto ma durissimooooo!, Abbiamo proseguito per la pista ciclabile passando San Candido e arrivati in Austria già volevamo uscirne..! Infatti siamo dovuto rientrare in Italia perché ho dimenticato la mia carta d'identità in un bar a San Candido...(ritrovata).

Tre giorni lungo la pista ciclabile austriaca: 1) ostello desolato davanti a un cimitero, dove non abbiamo nemmeno potuto farci una doccia..grrr  2) nei panifici non esiste nulla di salato 3) giorni di grigiume. E naturalmente prati, boschi e mucche!
super pista ciclabile

La pista ciclabile è bella, ma quando se ne esce ci si sente liberi!


Alpi Giulie
Ultima capatina in Italia prima di entrare in Slovenia. Arrivando a Tarvisio ci siamo goduti un meraviglioso tramonto sulle Alpi Giulie...wow. Eravamo convinti che a Tarvisio ci fosse un campeggio, invece abbiamo scoperto che non c'é. Era già quasi buio quando abbiamo a chiesto ad una ragazza se poteva indicarci un campeggio, e lei (Raffaella), gentilissima ci ha invitati a dormire nel suo giardino (che alla fine sarà il divano)! Cosi' abbiamo passato una allegra serata con lei e Roberto, buona cenetta, buon vino e una bella chiacchierata! Grazie a voi!!!

Slovenia paese degli orsi. Boschi boschi e boschi!!! Siamo andati direttamente a Bohijn, dove ci siamo un po' riposati (io ho dimenticato il mio diario in un bar...abbiamo dovuto prendere un treno per recuperarlo. Trovato. Sono un disastro). E alla fine non siamo saliti sul Triglav, pigrizia!! Ce ne siamo stati intorno al lago, sarà per un'altra volta. Non avevamo mai visto una grotta cosi' abbiamo deciso di andare a Postojna (Postumia). La grotta è spettacolare! Iperturisticizzata, ma veramente bella caspita. Arrivando a Postumia un signore in macchina ci ha fermati (stavamo salendo), e ci ha regalato una bottiglia di vino rosso terrano di casa sua!hahaha!Grande! Ce la siamo bevuta allegramente, con una coppia di svizzeri viaggiatori in bicicletta che erano all'inizio di un giro di un anno e mezzo per l'Europa.Bello.

da POSTOJNA a PADOVA

Ed ora mancano gli ultimi chilometri per arrivare al mare!!!

Più precisamente 80 km. Opatja. Quanta discesa per arrivare al mare! Dopo un mese e mezzo di monti l'aria di mare fa un certo effetto, hehehe. Passata la notte siamo andati a prendere la nave per la montagnosa isola di Cres (seguendo il consiglio di Viola), primo bagnetto nel mare cristallino aspettando la nave!
beeellooooo
Che caaaaldoooo! L'estate non finiva più. Arrivati in isola ci siamo subito beccati una salitona sotto al sole...de la secherèsse à la secherèsse!!! Come all'inizio del viaggio un clima secco e spinoso, ma che meraviglia la strada fino al paesino di Cres, non mi sembrava vero di essere li'!! Un campeggio enorme come tutti i campeggi croati e mare!

Abbiamo deciso di continuare a seguire i consigli di Viola, cosi' siamo partiti per Punta Kriza, nella punta sud dell'isola...non so come abbiamo fatto ad arrivarci!  Dopo uno stradone che attraversa l'isola abbiamo preso una stradina in mezzo ai boschetti mediterranei, non un'ombra sulla strada, salite e discese, non finiva più!! Ed eccoci, un enoooorme campeggio nel bosco! All'inizio un po' strano, ma poi...non volevo più andarmene, una pace , un'atmosfera incredibili. Poca gente, tutti nudi, iiihihih, ho scoperto che ci sto pure bene! Cerbiattini che girano, e mare mare mareeee! Un altro mondo.

il blu
Per fortuna ha cominciato a piovere, altrimenti non sarei più uscita da li'! Speravamo di poter andare a Lussino e prendere una nave verso l'Italia o l'Istria, ma niente, non c'era. Quindi da Punta Kriza siamo dovuti tornare indietro e sempre ascoltando Viola (ih!) siamo andati a Lubenice, paesino nel punto più alto dell'isola (pensate alla salita per arrivarci....). Era quasi sera e faceva freddo! Mare piatto, nuvoloni, il paesino sulle falesie, il blu. In questa secca isola c'é anche un bellissimo e azzurrissimo lago di acqua dolce che arriva dal continente, sotto al mare! Dà l'acqua a tutta l'isola.

andando a Lubenice
E' arrivata l'ora di lasciare l'isola (snif), risaliamo riscendiamo, risaliamo ancora e riscendiamo, fino ad arrivare a Pola (1345 m di dislivello e 97 km!!!! Il nostro record di dislivello è stato fatto al mare e non sulle Alpi!!). Ostello pieno di adolescenti festaioli fino alle 5 di mattina (saremo vecchi noi...), ma li avrei ammazzati...grrrr. E abbiamo proseguito fino a Premantura, la punta dell'Istria. Molto bello anche qui, sempre mare cristallino, e sardine grigliate, mmmm! In questi campeggi croati abbiamo conosciuto il mondo dei pensionati in camper, hahahah, se la girano come matti! Seguendo il clima più propizio, mica male!

lasciando Cres
Siamo arrivati alla fine del viaggio, da Pola siamo passati per Rovigno, pesello carinissimo arroccato sul mare. Poi Pirano, una piccola Venezia senza canali, Parenzo, Izola, Trieste (un'incubo per attraversarla), e Grado, dove abbiamo dormito in mezzo a ennemila zanzare malefiche. E qui la tappa più piatta e lunga dell'intero viaggio! Grado-Punta Sabbioni-Lido : 115 km e 77 m di dislivello!hahahha!campi campi e campi, prima di questo giorno non avevo ancora mai usato la marcia più dura!

a Punta Sabbioni
Dopo qualche giorno al Lido di Venezia, dove abbiamo lavato un po' di cose, tenda, sacchi a pelo, saccocce, vestiti, e abbiamo dormito due tre notti in un vero letto, hehhe! Abbiamo percorso gli ultimi chilometri fino a Padova, per la riviera del Brenta e argini e casa.

Arrivati. E' difficile fermarsi! Andare a dormire senza pensare a dove arrivare domani, lasciare le biciclette, cucinare con delle pentole enormi..! Sarei ripartita subito! E invece bisognava pensare a smontarle queste povere biciclette, per trasportarle oltreoceano! Ma  di questo parlero' un'altra volta...

Montpellier->Padova 62 giorni  2850  km e 26809 m di dislivello.


22.1.12

MAPPA Montpellier->Padova


Montpellier - Viols en Laval - Montoulieu - S.Jean du Gard-Corniche des Cévennes - Florac - Mende - Pierrefiche - Le Puy en Velay-Retournac - Bourg Argental - Lyon -  S.Sorlin en Bugey - Evieu - Conjux - Annecy - Beaufort - Les Chapieux - Pré de Saint Didier - Settimo Vittone - Arona - Luino - Colico - Edolo - Claiano di Pellizzano - Brez - Bolzano - San Vigilio di Marebbe - Arnbach - Lienz - Spittal - Tarvisio - Bohijn - Idrija - Postojna - Opatja - Cres - Punta Kriza - Lubenice - Pula - Premantura - Rovinj - Izola - Grado - Lido di Venezia - Padova.

20.1.12

Alimentation

mangiando un pane al formaggio
FAME!
Naturalmente durante questo viaggio abbiamo mangiato tanto e bene, come chi ci conosce poteva sospettare...nonostante le due piccole pentole e fornellino!

Renan trasportava la saccoccia dispensa/frigo, io invece la cucina e i sacchetti dei germogli.

il cucchiaio del té
Cucina: una pentola "grande" e una piccolina, un tagliere di plastica, due piatti, due tazze di plastica, due posate, coltello, un cucchiaio di legno, un canovaccio, un cucchiaio fatto a filtro per il thé e le tisane, fornello con bombola, un aggeggio bucherellato per cucinare al vapore (utile ma a metà viaggio l'abbiamo lasciato per alleggerirci), un thermos (lasciato anche quello)

lenticchie e grano ammollo

Dispensa:  sale, olio, tamari, za'atar (timo e zumak), gomasio, semi di girasole, aglio, brodo vegetale, alghe, riso e/o pasta o pasta integrale e/o grano saraceno e/o couscous o couscous integrale e/o farro e/o cereali vari, lenticchie, ceci, frutta secca, cioccolata, té, pane del giorno o di segale, verdura del giorno, formaggio del giorno, frutta del giorno,  varie ed eventuali golosaggini

il sacchetto dei germogli di lenticchie
Germogli: per tutto il viaggio (o quasi) abbiamo mangiato germogli di grano, di lenticchie e di ceci. Prima di partire ho cucito 4 sacchettini di lino nei quali mettevamo i semi lasciati ammollo una notte. Durante il giorno i sacchetti erano legati al portapacchi della bici affinché potessero respirare. Bisogna sciaquarli qualche volta al giorno.

colazione
Con tutto cio' ci siamo fatti varie cenette deliziose, basiche o sofisticate, ma sempre buone!


Colazione dei campioni, hahahahahha: semi di girasole, germogli, zaatar, olio, sale, polline. Oppure brioche al bar.

Ricettine varie (da campeggio)

Farro cucinato con alga kombu, semi di girasole tostati, sugo di cipolle, aglio e timo. Gomasio.

farro con ceci, pomodori, cipolle
Fusilli integrali con melanzane, ceci e aglio.

Farfalle con zucchine, aglio, spugnette di soia, alghette, gomasio.

Cous cous integrale con germogli di ceci e lenticchie, cipolla, et tamari.

Chapati di farina integrale con marmellata di cipolle, formaggino di capra e germogli di lenticchie.

patate per l'aligot
Aligot!!!Patate cucinate al vapore, mescolate con formaggio fuso (tomme de Lozère) e cipolle.

Bistecchine di grano con germogli di ceci soffritti con aglio e alghette.
chapati

Brodo di brodo vegetale, o di alghe, o acqua di cottura della pasta, per scaldarsi.

Grano saraceno con aglio e ceci.

Pasta con sughetto di cipolla, peperoni, pomodorie...burro! (isognava finire il burro di fattoria).
meritato pasto sul passo

Pasta con ricottina fresca e pomodori.

Farro con sugo di ceci, cipolla, pomodori . Gomasio.

Spuntini vari con formaggini, formaggelle, germogli, olio, pomodori...

Frutta secca durante il giorno.

Di preferenza abbiamo consumato cibi integrali, perché più nutrienti e sazianti (esiste?), le alghe perché sono ricche di sali minerali, i legumi e cereali per assicurarci un po' di proteine, i germogli perché anch'essi sono supernutrienti. La cioccolata perché é buona, il formaggio pure.

finito...